Siamo al centro di uno straordinario anfiteatro naturale
Selva Capuzza è situata all'inizio dell'anfiteatro morenico a sud del Lago di Garda. Queste colline furono create dalla scioglimento del ghiacciaio che creò la sede del lago.
- Il terreno è formato da un'alta percentuale di argilla e, caratteristica di questa zona più elevata, da una ricca presenza di sassi.
- Durante i lavori nei terreni sono stati trovati grandi massi che appartengono ai massicci montuosi dolomitici, distanti più di 100 chilometri. Questi sono i massi erratici, caduti nel ghiacciaio durante il periodo della sua massima estensione e portati fino a qui dal suo scivolamento. Questi massi sono visibili attorno alla cantina e a Borgo San Donino.
- La posizione elevata tra i 50 ed i 70 metri sul livello del lago (che si trova a 50 metri sul livello del mare) permettono ai nostri vigneti di ottenere una buona ventilazione che aiuta a mantenere basso il livello di umidità e di conseguenza riduce al minimo la necessità di trattamenti di protezione.
- Dal punto di vista ambientale la zona è un parco di grande bellezza, ricco di vegetazione ed immerso nei vigneti, è una zona ancora oggi dedicata all'agricoltura, grazie alla quale mantiene l'identità del luogo.
- Selva Capuzza è stata una delle prime aziende agrituristiche ad ottenere la chiusura alla caccia. Questo ha consentito uno spontaneo ripopolamento di diversi animali selvatici tra cui lepri, volpi, civette, gufi, poiane, upupe, fagiani...
Selva Capuzza è nel centro di quello che nel 1859 fu il teatro di una delle più cruenti battaglie delle due Guerre di Indipendenza Italiane, la battaglia di Solferino e San Martino. Si trova tra le due torri che delineano quello che fu il fronte del combattimento (vedi mappa qui sotto). Su una delle pareti esterne della Cascina Capuzza è visibile una lapide che ricorda l'allineamento militare di quel giorno. San Donino è stato un punto di riferimento riportato su varie mappe militari e punto di raccolta dei feriti, anche a causa della chiesa omonima.