Progetto “Dunant”

Selva Capuzza è nel centro di quello che nel 1859 fu il teatro di una delle più cruenti battaglie delle Guerre di Indipendenza Italiane, la battaglia di San Martino e Solferino. Erano tempi duri per i militari, mandati in massa a combattere. A quei tempi i soldati impiegati sul campo erano così numerosi che, se feriti, venivano soccorsi dopo i cavalli, che erano in numero minore e considerati molto più preziosi. Quando un soccorritore si trovava di fronte un ferito grave e un ferito lieve, soccorreva per primo il ferito lieve, quello grave quasi lo si lasciava morire. Per non parlare dei soldati stranieri, che venivano lasciati al loro destino.
La battaglia di San Martino e Solferino conta 30.000 tra morti, feriti e dispersi; la più sanguinosa dopo le guerre napoleoniche.
Il giorno successivo, il filantropo e imprenditore svizzero Henry Dunant, in viaggio con l'obbiettivo di conferire con Napoleone III per questioni di carattere personale-familiare, si trovò in questo scenario apocalittico, risultato di una battaglia non prevista.

L'orrore che vide lo scosse a tal punto che quando tornò in patria, scrisse “Un ricordo di Solferino”. Questo fu il vero punto di inizio di un percorso che lo portò a maturare l'idea di un sistema sanitario di soccorso basato sulla visione che ogni soldato ferito debba essere considerato neutrale e meriti aiuti indipendentemente dal proprio grado militare gerarchico e nazionalità, quindi solo in base all'urgenza ed alla gravità delle ferite.

Il vino è dedicato al fondatore di una delle idee più rivoluzionarie della storia umana

Ecco messe le basi per la Croce Rossa, organizzazione che tutto il mondo oggi conosce.
Questa è una storia che adoriamo trasmettere e diffondere; siamo fieri che la scintilla per questa idea così rivoluzionaria sia nata qui, nei vigneti tra le nostre colline, così strettamente connessa con il nostro luogo.

Il motto di Selva Capuzza è di preservare i sapori delle nostre terre: abbiamo voluto legare un nostro vino, rosso come il sangue versato, a questo pezzo di storia per far si che le persone non dimentichino. Per diversi anni abbiamo ospitato uno spettacolo, presso Cascina Capuzza, denominato Qui Per Caso Quel Giorno: due “menestrelli” raccontavano la battaglia accompagnandosi con un mandolino e un violoncello.
Un racconto dal punto di vista delle persone, degli abitanti, esterrefatti, sorpresi da una battaglia che nessuno, fino all'alba, aveva previsto che si sarebbe consumata proprio qui. Un racconto a tratti leggero, a tratti commovente, scritto e recitato con la grande passione che chi vive in questo luogo sente e sa condividere.

Da oltre dieci anni, a seguito di un accordo con la Croce Rossa, il nostro Garda Classico Rosso porta il nome di quest'uomo, il primo a cui fu assegnato il Nobel per la pace nel 1901.
In occasione del 160esimo anniversario dalla battaglia, abbiamo voluto ripensare l'etichetta storica mettendone al centro la firma autografa di Henry Dunant.
E' stata una nuova occasione di collaborazione con il Museo della Croce Rossa di Castiglione, che ha fornito il documento con cui è sancita la nascita della Croce Rossa da cui è stata estratta la firma che ora domina – in colore rosso – l'etichetta del nostro Garda Classico Henry Dunant.