Noi e l’ambiente, ora
Da decenni, facciamo del nostro meglio per produrre vini rispettando l'ambiente in cui viviamo. Come da diversi anni abbiamo scritto nella pagina del nostro sito www.selvacapuzza.it “Noi e l'ambiente”, sono diversi i modi in cui agiamo per preservare le nostre terre. Nella stessa pagina, abbiamo preso posizione dicendo che per scelta non abbiamo preso la certificazione bio. “La responsabilità verso l’ambiente non termina attraverso l’ottenimento di una certificazione biologica.
Pensiamo che i nostri vini siano più ecosostenibili di molti sui quali è presente la certificazione biologica. “Biologico” ed “ecosostenibile” non sono solo una serie di pratiche da attuare nei confronti dell'ambiente ma sono e, secondo noi, devono essere, un atteggiamento di cura e attenzione all'essere umano e alla natura.”
Nel concreto, da decenni non usiamo erbicidi, limitiamo il passaggio delle macchine tra i filari per mantenere vivo il terreno che lasciamo inerbito, abbiamo ridotto il peso delle bottiglie, monitorato l'impronta idrica e carbonica, utilizziamo metodi naturali per combattere i parassiti, come la confusione sessuale.
Se venite a trovarci a Podere Selva Capuzza, potete vedere tutto questo coi vostri occhi, soprattutto il nostro impegno per l'ambiente. Il 15% del podere, infatti, è dedicato alla biodiversità: vari boschetti, un laghetto, un uliveto. Tutto questo fa sì che la fauna trovi nel nostro podere un rifugio accogliente. Da alcuni anni, una famiglia di gheppi nidifica sul tetto della cantina, inoltre è facile vedere leprotti, scoiattoli, fagiani, abbiamo avvistato anche upupe, pettirossi e volpi. È bellissimo avere questo genere di fauna per il nostro podere.
Come per scelta non abbiamo mai preso la certificazione bio, altrettanto per scelta abbiamo aderito alla certificazione volontaria SQNPI, sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Arrivati a un certo punto, non è più sufficiente dirci da soli che lavoriamo bene, ma è giusto provarlo. Il simbolo dell'ape, così fragile e da salvaguardare, come il nostro ambiente, ci è subito andato a genio. Dobbiamo in qualsiasi modo alzare la consapevolezza nei confronti dell'ambiente, della salvaguardia delle specie animali, della biodiversità. Ecco il nostro primo passo certificato. Per il resto, vi aspettiamo da noi per poter vivere tutto ciò che state leggendo.
Aggiornamento marzo 2022:
Abbiamo iniziato le procedure per la certificazione SQNPI.
Dopo cinque anni di coltivazione biologica sperimentale su 5 ettari di Turbiana nella zona di San Donino decidiamo di tornare alla lotta integrata che pratichiamo da anni su tutta la superficie.
La nostra esperienza di coltivazione biologica su questa tipologia e in questa zona comporta un impatto più negativo rispetto alle aspettative. Nello specifico richiede un numero di passaggi in vigna elevato, con conseguente compattamento e asfissia del suolo unita a un impatto importante dal punto vista dell'impronta carbonica.
A questo è da aggiungere un accumulo di rame nel terreno.
La combinazione di pratiche mirate alla riduzione dell'impatto chimico e carbonico a favore delle quali sperimentiamo da anni ci appare come la soluzione migliore dal punto di vista della sostenibilità ambientale e qualitativa sulla varietà Turbiana.
Aggiornamento di aprile 2023:
Iniziamo la sperimentazione di coltivazione biologica delle quattro uve rosse e del Tuchì per il San Martino della Battaglia.
Da quest'anno i Lugana e il San Martino annata 2022 porteranno il bollino della certificazione SQNPI.
Sperimentiamo l'utilizzo di una combinazione di diverse essenze, seminate a filari alterni in buona parte della superficie di tutti i sei vitigni coltivati.
La semina di diverse specie vegetali, con i loro caratteristici apparati radicali, consente di migliorare l'arieggiatura del terreno, quindi miglior circolazione di aria e percolazione dell'acqua, oltre ad apportare sostanze organiche nutritive. Permette cibo e rifugio agli insetti utili e le varie fioriture scalari donano colori e profumi all'ambiente circostante.
Si cerca di favorire lo sviluppo di un ambiente naturale, per ritrovare una biodiversità vegetale e animale che consenta di mantenere l'equilibrio fra le specie, anche in presenza di una coltivazione.
Il trifoglio è stato inserito in qualità di leguminosa: arricchisce il terreno di elementi nutritivi e consente di utilizzare un minor quantitativo di fertilizzante
NOI E L’AMBIENTE
Spesso ci viene chiesto se i vini che produciamo sono biologici.
La nostra risposta è no.
Riteniamo che sia riduttivo esprimere la nostra filosofia attraverso la presenza di un bollino di certificazione perché essa raccoglie gli aspetti fondamentali sui quali viene fondata la nostra attività.
Riteniamo invece che ogni azienda debba trovare la combinazione di soluzioni praticabili e gestibili in relazione alle sue caratteristiche e sensibilità.
La diffusione dell’interesse verso il tema Bio e sostenibilità hanno sicuramente fatto del bene, stimolando molti produttori a rivedere le proprie strategie produttive diminuendo di fatto l'uso di prodotti nocivi; crediamo però che questa scelta debba basarsi su valori più profondi.
Crediamo che il tema dell’agricoltura biologica debba essere trattato con un fondamento etico e – soprattutto – con onestà, rispetto e trasparenza nei confronti sia del consumatore che dell'ambiente. Pensiamo sia più adeguato ed onesto guardare il tema ambientale in modo ampio ed aldilà dei possibili vantaggi in termini di marketing, quelli che hanno portato diverse realtà ad avvicinarsi al biologico per opportunità piuttosto che come impegno. La responsabilità verso l’ambiente non termina attraverso l’ottenimento di una certificazione biologica.
Pensiamo che i nostri vini siano più ecosostenibili di molti sui quali è presente la certificazione biologica. “Biologico” ed “ecosostenibile” non sono solo una serie di pratiche da attuare nei confronti dell'ambiente ma sono e, secondo noi, devono essere, un atteggiamento di cura e attenzione all'essere umano e alla natura.
Crediamo di poter fare molto di più di quanto già stiamo facendo e manteniamo la curiosità e l’interesse per trovare nuovi modi per produrre in maniera più sana e pulita, rispettosa dell’ambiente che temporaneamente abitiamo.
Per questo siamo sempre in ascolto del luogo e delle persone, nella costante ricerca di nuove soluzioni per una migliore sostenibilità.
Con questo pensiero lavoriamo su diversi aspetti della gestione aziendale, non limitandoci solo a quella agricola o produttiva.
Di seguito un elenco delle pratiche attualmente applicate in azienda.
Facciamo tutto il possibile perché la terra rimanga viva, non solo limitando i passaggi in campo. In tutta l'azienda non vengono usati erbicidi dal 2008, nemmeno una goccia.
Consideriamo fondamentale ridurre al minimo l'inquinamento di qualsiasi tipo; dalla prima analisi della nostra impronta carbonica, effettuata tra i primi del settore in Italia nel 2010 con il progetto Italian Wine Carbon Calculator, lavoriamo per ridurre le emissioni di Co2.
Vengono eseguiti meno trattamenti possibile, cercando di beneficiare della caratteristica ventilazione della tenuta, esposta ai venti provenienti dal Lago in quanto particolarmente elevata, da cui il nome “Capuzza”.
Per favorire una buona ventilazione tra lo strato d'erba e la vigna i vigneti hanno un sesto di impianto largo ed estendono la loro parete fogliare in verticale. Vengono lasciati inerbiti spontaneamente, non si falcia mai l'erba durante la fioritura.
Adottiamo e promuoviamo la cosiddetta “confusione sessuale” per combattere alcuni insetti nocivi senza utilizzo di trattamenti in campo.
Le nostre bottiglie per vini tranquilli pesano al massimo solo 530 gr. Questa operazione di alleggerimento è operativa da diversi anni.
Preferiamo sempre reperire i materiali necessari per il ciclo produttivo da produttori della zona. Stesso aspetto viene considerato quando si assumono nuovi collaboratori, consulenti e assistenti.
Si favorisce sempre l'utilizzo di materiali riciclati, in azienda esistono tre isole ecologiche per la raccolta differenziata.
Utilizziamo energia elettrica prodotta da fonti riciclabili certificate.
I lati Est e Sud della cantina sono seminterrati, mentre il lato Ovest è coperto da una parete verde per conservare la temperatura della cantina di vinificazione, oltre a mitigarne la presenza paesaggistica.
Con gli scarti di potatura e sfalcio produciamo compost per sostenere l'apporto di sostanza organica all'interno dei nostri terreni.
I nostri imballaggi nascono da cartone riciclato e – soprattutto – da sempre non sono accoppiati con pellicole plastificate. Si usano solo colori ad acqua per la stampa.
Usiamo e preferiamo detergenti naturali e biodegradabili.
Teniamo sotto controllo l'impronta idrica.
I pali di testata in legno di castagno dei nostri vigneti non sono trattati chimicamente ma naturalmente.
Il 15% della superficie aziendale è dedicato alla biodiversità; dedichiamo spazio, tempo e risorse alla spesso sottovalutata ed essenziale conservazione delle zone selvatiche laghetti, prati e cespugli all'interno della tenuta proteggendo l'habitat naturale a favore della flora e della fauna autoctona.
sosteniamo le iniziative volte alla riduzione degli sprechi e ci impegniamo per portare a pieno utilizzo le risorse a nostra disposizione prima della loro sostituzione.
Negli ultimi anni si è intensificata la collaborazione con le Università, con le quali partecipiamo a tavoli di lavoro interprofessionali di studio delle potenzialità offerte dall'economia circolare.
Condividiamo con piacere la nostra esperienza con gli studenti ed i docenti delle Facoltà di Ingegneria, di Agraria e di Economia dell'Università di Brescia.
Ci dedichiamo alla diffusione dei valori ambientali dedicando una parte importante del nostro tempo a consorzi di tutela ed associazioni.
Siamo parte attiva nelle iniziative che possono minacciare il nostro territorio, operando il nostro ruolo di stakeholders in modo costruttivo e propositivo.Crediamo non sia la sola attenzione all'impronta chimica a permettere una più sostenibile compatibilità ambientale ma che vi siano pratiche, meno visibili e forse meno spendibili a livello di comunicazione, che possono portare concreti vantaggi sulla sostenibilità della filiera produttiva e distributiva del vino.